venerdì 27 dicembre 2024

Sentenza R.G. 25614-1/2024 del Tribunale di Venezia: Nuova Conferma della Protezione Speciale e dell’Integrazione Sociale

 Titolo: Sentenza R.G. 25614-1/2024 del Tribunale di Venezia: Nuova Conferma della Protezione Speciale e dell’Integrazione Sociale

Autore: Avv. Fabio Loscerbo

Il Tribunale di Venezia, con la sentenza R.G. 25614-1/2024 emessa il 19 dicembre 2024, ha ribadito principi fondamentali in materia di protezione speciale, segnando un ulteriore passo avanti nella tutela dei diritti degli stranieri, specialmente in riferimento all'integrazione sociale e alla protezione della vita privata e familiare.

Analisi della Sentenza

Nel caso esaminato, il ricorrente aveva impugnato un provvedimento amministrativo di diniego di protezione speciale. Il Tribunale, in fase cautelare, ha accolto la richiesta di sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento, accertando il diritto del ricorrente a un permesso di soggiorno per protezione speciale temporaneo, in attesa del giudizio di merito.

1. Principi di Integrazione Sociale

La decisione si è basata sull’analisi dell’integrazione sociale del ricorrente, tenendo conto di elementi come:

  • La presenza di un contratto di lavoro, anche se a tempo determinato.
  • La frequenza di corsi di lingua e attività formative.
  • L’eventuale partecipazione ad attività di volontariato.

In linea con precedenti giurisprudenziali della Cassazione (es. Cass. Civ. n. 33315/2022 e n. 8373/2022), il Tribunale ha ribadito che la stabilità del contratto non è determinante, e che anche retribuzioni esigue o attività formative possono dimostrare un percorso di integrazione.

2. Rilevanza dell’Art. 8 CEDU

Un altro aspetto centrale riguarda la tutela della vita privata e familiare, garantita dall’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). Il Tribunale ha sottolineato che, anche in assenza di un’integrazione lavorativa consolidata, il radicamento familiare può giustificare il riconoscimento della protezione speciale.

3. Prudenza in Fase Cautelare

In attesa di una pronuncia definitiva della Cassazione sull’applicazione della protezione speciale alla luce delle modifiche introdotte dal D.L. 20/2023, il Tribunale ha adottato un approccio prudente, valorizzando il principio del fumus boni iuris e prevenendo possibili danni irreparabili derivanti da un rimpatrio.

Implicazioni della Sentenza

Questa decisione evidenzia l’importanza di un approccio inclusivo nella valutazione delle domande di protezione speciale, considerando sia l’integrazione sociale che il rispetto degli obblighi internazionali dello Stato. Inoltre, riafferma la centralità dell’art. 5, comma 6, del T.U.I., che obbliga lo Stato al rispetto dei trattati internazionali.

Conclusione

Il provvedimento rappresenta una pietra miliare nella tutela dei diritti degli stranieri e costituisce un importante riferimento per gli operatori del diritto. Esso conferma che l'integrazione sociale, in tutte le sue forme, e la protezione della vita familiare sono elementi essenziali per il riconoscimento della protezione speciale.

Avv. Fabio Loscerbo


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