lunedì 1 maggio 2023

Accesso immediato alla procedura di asilo: le nuove disposizioni della Questura di Roma non rispettano i tempi prescritti dalla normativa Tribunale di Roma, ordinanza del 31 marzo 2023

 Accesso immediato alla procedura di asilo: le nuove disposizioni della Questura di Roma non rispettano i tempi prescritti dalla normativa

Tribunale di Roma, ordinanza del 31 marzo 2023

Foto di Leone Palmeri - Roma, via Patini

Il Tribunale civile di Roma a seguito di ricorso ex art. 700 ha ordinato l’accesso immediato alla procedura di asilo in favore di un cittadino georgiano ritenendo insufficiente e irrilevante la nuova pratica invalsa nelle ultime settimane della Questura di Roma di fissare un appuntamento a distanza di mesi per la presentazione della domanda.

Nonostante in corso di giudizio avessimo prodotto l’appuntamento fissato per il richiedente a settembre, il giudice ha stabilito, da un lato, come la PA sia obbligata a predisporre i mezzi necessari per registrare la domanda nei tempi prescritti dalla legge e, dall’altro, come l’appuntamento fissato vada “ben oltre i termini previsti dalla normativa, con conseguente protrarsi per molti altri mesi dell’impossibilità di accedere al sistema di accoglienza e a tutti i benefici collegati allo status di richiedente asilo.”

Sebbene dunque la copia del passaporto su cui viene impresso il timbro della Questura e indicato il giorno dell’appuntamento, munito della firma del relativo funzionario, costituisca implicitamente prova del fatto che il cittadino straniero è inespellibile dal territorio, si esclude che tale documentazione garantisca al ricorrente la possibilità di accedere ai diritti fondamentali connessi allo status di richiedente asilo, non costituendo il foglio rilasciato dalla Questura permesso di soggiorno.

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