Rimpatrio per chi delinque, a tutela di tutti gli stranieri che si integrano
Con un post pubblicato sui social, il Ministro dell’Interno ha annunciato il rimpatrio di due cittadini stranieri condannati per spaccio di droga. Dopo aver scontato la pena in carcere, i due sono stati espulsi dal territorio nazionale e ricondotti nel Paese d’origine.
Una decisione giusta e coerente con la linea del rispetto delle regole. In uno Stato di diritto, chi ha commesso reati gravi e non possiede i requisiti per restare non può continuare a vivere indisturbato sul territorio. Il rimpatrio in questi casi è una misura necessaria e legittima.
Ma c’è di più: agire con fermezza verso chi delinque significa anche proteggere e valorizzare tutti quegli stranieri che, invece, si impegnano ogni giorno per integrarsi, lavorare, imparare la lingua e rispettare le regole del nostro Paese. È anche grazie a queste azioni che si rafforza la fiducia tra istituzioni e cittadini, italiani e stranieri.
Bene, dunque, il lavoro del Ministero dell’Interno e delle forze dell’ordine. La sicurezza e l’integrazione non sono alternative: vanno insieme. E chi rifiuta l’integrazione, deve accettare la ReImmigrazione.
#Sicurezza #Integrazione #Immigrazione #ReImmigrazione
Avv. Fabio Loscerbo
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