La tutela del radicamento sociale nel riconoscimento della protezione speciale
Con il decreto depositato il 5 maggio 2022 (N.R.G. 22076/2019), il Tribunale Ordinario di Bologna ha riconosciuto il diritto alla protezione speciale a un cittadino albanese, dopo il rigetto della sua richiesta di protezione internazionale. Questa pronuncia conferma l’importanza del radicamento sociale e familiare in Italia come elemento determinante per il rilascio di tale permesso di soggiorno.
Il caso e le argomentazioni del Tribunale
Il ricorrente aveva inizialmente richiesto il riconoscimento dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria, ma la sua domanda era stata respinta, anche in considerazione della classificazione dell’Albania come paese sicuro. Successivamente, alla luce delle modifiche normative introdotte dal Decreto Legge n. 130/2020 (convertito con la Legge n. 173/2020), l’istanza si era focalizzata sulla protezione speciale, accompagnata da documentazione a sostegno del radicamento sociale e familiare del richiedente.
Il Tribunale ha valutato positivamente il percorso di integrazione del ricorrente, il quale risiede in Italia dal 2018, è regolarmente impiegato con contratto a tempo indeterminato e ha stabilito un legame familiare e abitativo stabile. Questi elementi hanno portato i giudici a ritenere che un eventuale allontanamento dal territorio italiano avrebbe comportato una violazione del diritto alla vita privata e familiare, tutelato dall’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e dall’art. 19, comma 1.1, del Testo Unico sull’Immigrazione (TUI).
L’importanza della pronuncia
Questa decisione ribadisce l’approccio inclusivo del sistema italiano di protezione internazionale e complementare, sottolineando come la tutela del radicamento personale, familiare e sociale possa rappresentare un elemento chiave per l’applicazione dell’art. 19 TUI. Essa si pone in linea con la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che valorizza il diritto di vivere dignitosamente nel contesto delle relazioni personali e lavorative create nel paese ospitante.
La pronuncia del Tribunale di Bologna rappresenta un significativo esempio di come i tribunali italiani stiano dando attuazione concreta alle modifiche normative in materia di protezione speciale, offrendo una tutela effettiva ai migranti che dimostrano un serio radicamento nella società italiana.
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Avv. Fabio Loscerbo
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